La prescrizione di un farmaco è “ una diretta, specifica, esclusiva e non delegabile competenza del medico” , a seguito di una diagnosi che a sua volta prevede la presenza fisica del medico al capezzale del paziente per effettuare una visita personale e specifica cui farà seguito la diagnosi, prescrizione e somministrazione del farmaco. L’infermiere è la figura professionale che “garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico terapeutiche”. Al tal fine, l’infermiere ha il diritto e dovere di esigere che la prescrizione sia redatta in modo da poter risalire al tempo di emissione, al contenuto ed al medico prescrittore.
L’osservanza di queste procedure, serve sia a tutela del paziente che dell’operatore che deve eseguire la prestazione.
La Corte di Cassazione stabilisce che la somministrazione di farmaci, per i quali è richiesta la prescrizione medica, senza di essa, presuppone il reato di esercizio abusivo della professione medica.
Quali sono i farmaci soggetti a prescrizione medica?
Sono quei farmaci che per alcune caratteristiche o per la modalità d’impiego potrebbero comportare dei rischi se usati in modo inappropriato. Sono venduti in farmacia e sono facilmente riconoscibili poiché riportano sulla confezione esterna la frase: “Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica”.
Quali sono i dati che devono essere riportati sulla prescrizione medica?
• Dati personali del paziente
• Il tipo di farmaco
(denominazione commerciale)
• Il dosaggio
• I tempi di somministrazione
• La via di somministrazione
• La forma farmaceutica
• La sottoscrizione del medico
Quali possono essere le conseguenze di uno sbaglio nella somministrazione?
La somministrazione dei farmaci è una procedura molto delicata che implica un’elevata responsabilità a livello civile, penale e disciplinare, da parte dell’operatore che la esegue poichè, in caso di errore, può comportare gravi rischi per la salute del paziente.
L’infermiere ha la responsabilità di controllare, calcolare e misurare i dosaggi prescritti, e rispettare gli intervalli corretti tra una somministrazione e l’altra. Questi aspetti sono fondamentali soprattutto per le categorie più a rischio, vale a dire i pazienti pediatrici ed anziani, nei quali il metabolismo e l’eliminazione di farmaci è diverso dai pazienti adulti e il rischio di sovradosaggio più elevato.
Per questo motivo è fondamentale una corretta compilazione della prescrizione da parte del medico.
La regola delle 7G
Questa regola prevede che prima di una somministrazione, l’infermiere abbia appurato:
1. Giusto farmaco: il farmaco che si sta somministrando deve essere quello effettivamente prescritto.
2. Giusta dose: il farmaco deve essere somministrato nella dose prescritta.
3. Giusta via di somministrazione: il farmaco deve essere somministrato per la via prescritta
4. Giusto orario: il farmaco deve essere somministrato con la frequenza prescritta o all’ ora indicata
5. Giusto Paziente: il farmaco deve essere somministrato alla persona alla quale è stato prescritto
6. Giusta registrazione: registrazione, nella documentazione clinica, dell’ avvenuta somministrazione ( o non avvenuta, con le relative motivazioni)
7. Giusto controllo: su tutte le fasi di gestione della terapia, ovvero dalla lettura della prescrizione alla somministrazione, valutare l’anamnesi di allergia del paziente.