“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità”. (OMS)

Fino a qualche tempo fa, si pensava alla salute solo in contrapposizione alla malattia, e che la sconfitta della malattia determinasse necessariamente una condizione di salute, il tutto solo in un’ottica organica. Non era concepita l’idea che la malattia potesse subentrare anche da un’ alterazione dell’equilibrio psichico ed emotivo della persona. Solo di recente, anche grazie alla ridefinizione di salute data dall’OMS, si è spostata l’attenzione anche a questi aspetti perché si è finalmente accettato di considerare l’uomo in modo tridimensionale formato da corpo, mente e spirito.
La salute non è una condizione statica, ma è un processo dinamico di continuo adattamento al variare delle condizioni dell’ambiente che ci circonda e nel quale viviamo, capacità di feedback positivo alle situazioni di stress della vita di tutti i giorni, in modo che questo rimanga entro limiti positivi e di stimolo. La salute è il risultato di una corretta prevenzione, informazione e sensibilizzazione a comportamenti che possono migliorare la nostra qualità di vita e il nostro benessere.
Per approcciarsi alla persona in modo olistico, l’infermiere deve  avere rispetto di tutte le sue espressioni,  praticando gli interventi tecnici adattandoli e personalizzandoli alla “unicità” di ogni paziente. Oltre a “sapere” e “saper fare” è fondamentale per un infermiere la capacità di “saper essere”, in modo empatico, nella relazione con il paziente e con la sua famiglia.

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